mercoledì 10 settembre 2014

MACALUBE, FINE DI UN MITO

Macalube, fine di un mito.................................................................................... di Agostino Spataro "La pretesa della scienza di spiegare tutti i segreti della natura e della vita, la sua implacabile razionalità, sta distruggendo la fantasia, i miti. Un esempio. Per millenni, si è creduto che il gorgoglio dei vulcani nani delle Macalube, con al centro il famoso “occhiu”, fosse effetto di un fenomeno misterioso collegato alla fucina di Vulcano. Secondo la leggenda, su questo pianoro, oggi grigio e desolato, sorgeva una Cartagine sicula che fu inghiottita da uno dei tanti suoi violenti ribaltamenti che accadrebbero a cadenza settennale. Noi, abitanti delle terre intorno, siamo cresciuti col mito e col terrore delle Macalube (dall’arabo “macqlub” ossia disordine), di questo caos primordiale che chissà quali misteri e ricchezze contiene nelle sue viscere. Ognuno era libero d’immaginare. Nascevano, così, nelle nostre menti abbacinate città meravigliose, ricche d’oro e d’incensi, templi pagani, sommi sacerdoti, processioni e danze di fanciulle sempre vergini. La “nostra” Cartagine era bella, ricca e potente quasi quanto quella africana che l’ha generò a suo modello. Certo, era un sogno. Un sogno benefico, quasi necessario, che un po’ ci risarciva del nostro miserabile vissuto. Un giorno tutto questo svanì. Ad Aragona giunse la scienza, razionale e spietata, impersonata dallo stimato professor Marcello Carapezza, il quale sentenziò che il fenomeno era dovuto a una banale fuoriuscita di metano che, trovando occluse dal fango le vie di risalita, si comprime dentro le cavità naturali e infine esplode, violentemente. In verità, la “cosa” già si sospettava, si sapeva. Tuttavia, intimamente, si sperava che non fosse confermata col sigillo della scienza. Per continuare a sognare, a fantasticare sulla Cartagine nostrana. La televisione completò l’opera di demolizione: fortunosamente, un operatore di Teleacras riuscì, per la prima volta, a filmare il tumultuoso, roboante “ribaltamento”. Oggi, di Macalube sappiamo tutto: i misteri svelati, i miti abbattuti. La scienza, bellezza! Così è, per davvero. Eppure, ogni volta che guardo quel pianoro brullo mi sembra che la scienza ci abbia rubato qualcosa. Perciò, prendetevi tutto ma, per favore, lasciateci i miti!".................................................................. (Foto: riserva naturale Macalube).............................................................................. dal mio "I giardini della nobile brigata" in http://www.amazon.com/GIARDINI-NOBILE-BRIGATA-Italian-Edition-ebook/dp/B00JLD0AAW#reader_B00JLD0AAW)..............................................................................

Nessun commento:

Posta un commento